martedì 31 agosto 2010

Puntualmente

" Puntualmente mi ritrovo a contraddire e tradire i miei pincìpi, perchè chiudere in gabbia i propri sentimenti è davvero facile.
I sentimenti sono la legna del fuoco sacro che lega le persone, le parole sono le loro catene.
Avevi ragione dicendo che è bellissimo guardarsi negli occhi, in silenzio, senza sancire nessuna legge che governi i nostri sorrisi. "

giovedì 27 maggio 2010

Lovin' Looks

" Passai tutto il viaggio cercando di incontrare i suoi occhi riflessi nel vetro davanti a me. Lei però vide solo che non mi giravo per rivolgerle uno sguardo. Triste, si alzò e scese alla sua fermata.
Mai più c'incontrammo.
E io capì di averla persa, con il mio dolce romanticismo velato
. "

giovedì 25 febbraio 2010

Vagabondi

Fose è vero che non concluderemo nulla nella nostra vita,
nulla di "materiale",
ma ci arricchiremo degli sguardi dei passanti, saremo casualmente fermati per chiacchierare con un senzatetto o con un anziano,
chiamati a dare sollievo a chi di sollievo non ne ha, sbirciare in altre esistenze per il solo tempo di un viaggio in treno, viaggiando così all'interno di mille altre esperienze, di altre vite che non ci appartengono, ma che ci sono strate affidate per pochi istanti.
Forse le nostre esistenze non saranno vane finchè potremo ancora alleviare la sofferenza di qualcuno, finchè potremo ancora ascoltare storie che bramano di essere narrate..

giovedì 11 febbraio 2010

Dreams


Lasciatemi sognare nei miti immortali
lasciatemi volare nei fiumi di idealismi
sperare in ciò che non avverrà -forse- mai
lasciatemi scalare le più alte cime per lasciarmici scivolare..

martedì 9 febbraio 2010

Cos'è questo bellissimo straccio di terra?

Le assurdità esistono.
Non sono certo la migliore per giudicare, ma è assurdo che il destino di una persona sia segnato e influenzato dal fatto di essere nato in un paese piuttosto che in un altro, è assurdo il fatto di morire per la "Patria". Quest'idea in sè avrebbe senso se intendesse il morire per ciò che si ama, per difendere la propria famiglia, i propri cari..
..Ma la patria, cos'è ? La spiegazione svuotata da ogni fatto storico che mi viene in mente è quella di insieme di tutte le persone nate nello stesso territorio (il che fa di essa un concetto meramente geografico).
Il concetto secondo me più sensato, invece è quello di Stato in quanto organizzazione formata da e per le persone che sono nate nello stesso luogo, per garantire una convivenza civile tra di loro, regolata da alcune norme approvate da tutti.
Quello che però fatico maggiormente a comprendere è il "patriottismo" perchè non ha senso considerarsi diversi solo prechè nati in due posti differenti. Tornando a quello detto prima sul concetto di patria, morire per la patria significa che qualcuno ti ha ucciso in nome di un pezzo di terra. Ha senso difendersi, ma attaccare no (se quindi non ci fosse un attacco non sarebbe necessaria nemmeno la difesa). Niente può essere giudicato in nome del patriottismo, che è un mezzo poetico e idealista utilizzato dai "potenti" per giustificare azioni aventi alle spalle interessi economici, e non certo nobili. è semplicemente far morire la gente, innescando odio, senza che nessuno sappia mai il reale motivo della propria morte, ma solo le insensate giustificazioni che non fanno che cumulare l'odio e farlo crescere, alimentando quindi tensioni.
..Alla fine, le uniche persone alle quali viene in tasca qualcosa dal patriottismo sono le uniche alle quali non verrà torto un solo capello a causa dell'odio, e l'eventuale danno da loro subìto è nettamente inferiore a quello di tante famiglie devastate dalla perdita di uno o più membri di essa.

sabato 23 gennaio 2010

Spettatrici..


Stelle solitarie fanno sognare i passeggeri del treno di mezzanotte per Bergamo, che sfreccia veloce tagliando l'aria fredda di gennaio.

Davanti al ristorante "Viviana e figli", col naso rivolto verso il cielo Elvira ammira le stesse stelle, che sono tanto luminose da vincere con la loro luce la nebbia di Milano, mentre Giorgio fuma la sua Marlboro preparando mentalmente un discorso affascinante e romantico, per poi rivolgerle la parola e, con l'alito che ancora ha l'odore del tabacco e il cuore che gli batte folle nel petto, dichiararle il suo amore incondizionato per lei.

L'anziano signor Giovanni porta a passeggio il suo buon vecchio cane, suo unico compagno superstite, e mentre questi fa i suoi bisogni Giorgio alza gli occhi al cielo. Immagina una linea dorata che unisca le stelle, e si delinea così nella sua mente l'immagine della dolce moglie Dora. Sorridente, come lo è sempre stata.

Christian ha appena litigato con i suoi perchè loro "non lo capiscono", perchè loro sembrano essere nati già quarantenni. Affacciato alla finestra spera che il vento freddo porti con sè le lacrime che ora gli stanno offuscando gli occhi e rigando le sue guance.
Mentre ne assaggia il sapore salato, riesce ad intravedere le stelle, e urlando silenziosamente "aiutatemi voi da lassù, perchè qua nessuno lo fa.." si sente incredibilmente stupido, chiude la finestra e affonda il suo pianto nel cuscino.

L'auto di Stefania sfreccia nella notte. Sta tornando da una serata con amici in un pub. Anche se sentiva dentro sè che sarebbe stato meglio non tornare nel "suo pub", quello in cui sempre si dava appuntamento con il suo ex fidanzato Mariano, non aveva dato ascolto al suo intuito. S'è accorta di aver sbagliato, appena entrata, vedendolo seduto al bancone con una donna più giovane di lui, ma molto carina.
Non sopportava l'idea che lui avesse potuto portarla nello stesso luogo che era appartenuto per così tanto tempo a loro.
Prima di quel momento Stefania era ancora innamorata di lui, ma il caos che s'era formato nel suo cuore stava mutando i suoi sentimenti, come se in quel momento fosse plasmata dentro lei una nuova figura di creta.
Accostata l'auto piange, cercando poi consolazione nelle stelle che la guardano da lassù, annegate in quello sconfinato oceano blu.

domenica 17 gennaio 2010

La cosa più bella

La cosa più bella,
La cosa più bella è sapere che c'è chi ha visto in te, c'è chi ti cerca.
La cosa più bella è togliersi le maschere e i trucchi,
così semplici scoprire che qualcuno ti cerca.
Qualcuno ti ama.
Così semplici scoprire che qualcuno ha scelto te.
Te, non un'altra persona,
te.

E ora prendi te stesso per mano e cerca chi sei
prenditi la mano e va..
Per riscoprirti negli occhi dei passanti o nelle carezze dei tuoi amori.

Non sarà facile, si sa
perché la salita è ripida; più sali e più la caduta fa male.
Ma più sali più t'innalzi con fatica verso quella felicità gratuita
"gratuita" perché essa prima o poi concede un meraviglioso sorriso a tutti coloro che così la cercano,
ma anche crudele
perché appena ti ci abitui
essa sfuma tra le tue dita.
Cadi e precipiti.
L'unico perché del tuo rialzarti, del riprendere quella follia
sarà il bisogno di baciarne nuovamente il respiro,
di baciare di nuovo il respiro di quella fantasiosa libertà.
Togliti allora tutte le maschere che hai, togliti quel ridicolo trucco e lascia che quello che sei emerga con dolcezza.
Ogni caduta -perché ce ne saranno- non sarà più intralciata e causata dai tuoi costosi vestiti ingombranti come involucri molesti,
ma ogni caduta sarà parte di te, la tua frustrazione sarà motivata da una valida spiegazione:
perché sbagliare è umano, la perfezione non lo è.